Resto a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l'aria che respirerai, quando eravamo noi Resto fino a sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui della mia città, storie di ragazzi fuori Finalmente dormendo E via i pensieri in una stanza e non il vento Ricordo i passi, i calcinacci e tutto in momento I viaggi da ragazzi e quanto eri contento Non risate qua per stare più sereno Se questa vita ti ha pane col veleno Una giornata normale, buttato in un Quando tutto sembra uguale, giochi a carte con il E con due piedi dentro beh ci stato anch'io Quando raschiavo il fondo inginocchiato a un Dio Tu ca me cu l'uocchie e veco a faccia e papà Ferite ngopp ginocchia scugnizzi a sta città
Resto fino a sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui della mia città, storie di ragazzi fuori È passato un altro inverno fuori Sotto il cielo e le rovine di palazzi e Aspetto il delle tre qui dalla ferrovia Mi dici come stai, ti dico come vuoi che si aggiusta via, Ancora attendo, non comprendo questa via Per quanto tosta sia, non stare in balia È questo che ha rubato tutta l'energia Di questa mia Siamo ragazzi perdonateci signori Di queste intrusioni, ma illusioni Nuovi messaggi, generazioni nell'era delle menzogne e del buio Siamo fuori
Resto fino a sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è che respirerai, ricordi quando eravamo noi Resto fino a quando sorriderai, non ti in questo sogno Scriverò sui muri della mia città, storie di ragazzi Storie di ragazzi Le mie di ragazzi fuori Storie di fuori Eravamo noi, eravamo noi Storie di fuori
Resto a quando sorriderai, tra le luci del mattino e poi Questa non è l'aria che respirerai, quando eravamo noi Resto fino a sorriderai, non ti sveglio in questo sogno Scriverò sui della mia città, storie di ragazzi fuori