Luyện nghe bài hát L'ultima cosa che farò

Nato così, di cervo
che batte sia coraggio che paura
son qui libero e servo
coi piedi in casa e con la testa
con la mia stretta tra i denti
e un gusto di o di rassegnazione
tranquillità di quei
che la è diventata un'ossessione
illuso o no, di stelle
o forse un uomo nuovo sulla vecchia
un po' nella mia pelle
o un buon soldato in mezzo a una cattiva
io non per non vedere
sorriso bocca e in gola tanta rabbia
e non per non cadere
da solo mi son a chiave in una gabbia
io verrò a le labbra di vulcani
e quelle nostre
salirò le degli oceani e sulle nostre
io ti inseguirò occhi di uragani
io verrò tra braccia e gambe di in piena
e tra le nostre
le vene di altopiani
e nelle nostre poi ti sfiorerò le mani appena e
cosa che farò
ho avuto sempre più un muso di
mai troppo santo e troppo peccatore
su ad acqua e pane
il vento fu un e il mare un suonatore
non per non finire
un semidio un uomo intero e un specchio
e non amai per non
ho letto lo spartito ma ho suonato a
io verrò a le labbra di vulcani
e nostre bocche
salirò le schiene oceani e sulle nostre
io ti inseguirò negli di uragani
io tra braccia e gambe di correnti in piena
e tra le conche
le vene di altopiani
e nelle nostre poi ti sfiorerò le mani e morirò
se non ho di un'idea
di te mia dea
e quando avrò compiuto la mia
sarà cosa che farò
io verrò a sciogliere le labbra di
e quelle bocche
salirò le schiene degli oceani e sulle
io ti negli occhi di uragani
io tra braccia e gambe di correnti in piena
e tra le nostre
le vene di altopiani
e nelle nostre poi ti le mani appena e morirò
cosa che farò
l'ultima cosa che
l'ultima che farò