Luyện nghe bài hát Il Castello Evitato

IL ERA LI...SILENZIOSO COME SEMPRE...
AVVOLTO IL QUELLA GRIGIA CHE GLI FACEVA DA MANTELLO...
IMPERTURBABILE DA MILLENI....
IN QUELLA VALLE CHE VA DALLE...
PIANURE NEBBIOSE AL DEL SOLE...
MA COSA POTEVA MAI QUELL' EDIFICIO SCURO E SOLITARIO...
TUTTI LO EVITAVANO...PERFINO LA DEL SOLE SEMBRAVE...
RESTIA AD ACCAREZZARE LE SUE MURA....
E I GRANDI UCCELLI MIGRATORI ALLUNGARE IL LORO...
VIAGGIO PUR DI NON POSA RE SULLE VISCIDE MERLATURE...

MA IO NON ERO UN MIGRATORE...
E NON ERO NEMMENO LA DEL SOLE...NO...
IO ERO LA NOTTE...AVVOLTA INUN DI STELLE E NUBI...
DI E TENEBRE...DI FREDDO E PAURA...

LA LUNA MI DA CAMPAGNA...
MENTRE LE PIANURE NEBBIOSE...
FU LEI A GUIDARMI QUI...
DAVANTI A QUESTA SOLITARIA...
MA IN FONDO IO L'HO SAPUTO...
ME LO DISSE LA SIGNORA CHE DIMORA...
A MARILLON E POI RE DEL GHIACCIO...
NEL SUO DI CRISTALLO....SU...NELLE LANDE...
ME LO DISSE IL MIO PROMESSO SPOSO...
IN UN 'EPOCA DIMENTICATA....

E IL MIO REGNO...QUESTO IL MIO DESTINO...
TRA IL SILENZIO DELLE ANTICHE CHE HO DI FRONTE POTRO...
ADEMPIERE AL COMPITO AFFIDATOMI...
LA TORRE MI OSSERVA DALL' ALTO DEI BASTIONI...
UNA SENTINELLA SUGLI SPALTI...
QUI NON SARO SVIATA E LA MIA NON SI SMARRIRA....
NEI LABIRINTHI CARNE...
LE MONTAGNE CHE MI CIRCONDANO SAPRANNO FARE GUARDIA...
CASA...COME SUONA QUESTA PAROLA SULLE MIE LABBRA...
IN VIAGGIO...MAI UNA SOSTA...
PROPRIO COME IL VENTO...CHE ACCAREZZA E NULLA AFFERRA...
ED ORA GIUNTA ALLA FINE DELLA CORSA...
PERFINO IL VENTO QUI TROVA RIPOSO TRA GLI ABISSI DELLA TERRA...
MA IO NON MAI RIPOSARE...
ADESO HA INIZIO IL AUTENTICO...
ORA COMINCIA LA VERA CHE MI PORTERA...
ALLA SCOPERTA METE...NUOVI ORIZZONTI...
GIA LI LI IN LONTANANZA...SEMBRANO ATTENDERE...
IMMOBILI LORO ASSOLUTA TRASCENDENZA...

CHE LE SI APRANO...CHE IL PONTE SIA CALATO...
LA SIGNORA E FINALMENTE....

SI SONO A CASA...

LA MELANCONIA TI GIA....
DOLCE RICORDO DI UN CHE FU....
LE ANTICHE CHE ABITERAI....GIA VIVONO IN TE....