Allora sta mattina mi sveglio, ancora il di lei. Comunque sì, esco in balcone e niente, il cielo, il cielo era di un blu strano e sembrava familiare, continuava a fare su e giù mia testa e giuro, giuro era un casino. Era come... Come un deja vu che si ripete, come un deja vu (eh), come un deja vu (eh), come un deja vu che si ripete, un deja vu (eh), come un deja vu. Sono in viaggio da quasi mezz'ora sopra un treno a Milano, questo orgoglio che ancora ci lega ci tiene lontano da ciò che eravamo. Ho una maschera fissa sul volto, una stanza vista d'uomo, la vita che vivo è lontana da quella che vedi sopra le mie foto oh, foto oh. Skinny bassi, veri. TV al plasma, di baby. Ubriachi insieme, solo per stare insieme. differenza eh, c'è differenza uo. Allora, ci al pub. Sai, quei venerdì sera, la città di notte mi trasmette strane vibrazioni e lei proprio a soddisfarle. Insomma, saranno state le tre del mattino e con quello sguardo perso si avvicina e le giuro... Siamo chiusi nella gabbia, tra le luci e l'effetto dei drink. Stai prendendo una birra dal barman e ti in un paio di jeans. Mi ripeti di tornare a casa, mentre fingi di ubriaca, babe c'è qualcosa che non va. Come un deja vu che si ripete, come un vu (eh), come un deja vu (eh). Come un deja vu che si ripete, come un deja vu (eh), un deja vu. Come un deja vu che si e ogni volta sul tuo collo la mia sciarpa Gucci, come un deja vu che si ripete, come un deja vu, come un deja vu. Morale della favola, sono quattro giorni che non dormo e penso e sì, ho bisogno del suo aiuto o meglio, non è che ne ho bisogno, soltanto che di indifferenza o si muore o si uccide e spesso a morire è il cattivo.