Luyện nghe bài hát Acque

F.Guccini
L'acqua che fra il fango di certi canali
tra sapienti, pneumatici e ruggine e vetri
chiss se la lucente di sole o fanali
che guarda passare rinchiusa in tre metri.
Si pu stare ore a se c' in qualche fosso
quell'acqua di sete o che lava te stesso
o se c' nel suo un segno di un suo filo rosso
che un qualcosa a qualcosa, un pensiero a un riflesso.
Ma l'acqua gira e e non sa dirmi niente
di e me o di quest'aria bassa.
e indifferente cammina e corre via
lascia una scia e non frega niente.
E cade su me che la prendo e la sento
leggera, infeltrisce i vestiti, i giardini
odore d'ozono, giocando a danzare
proietta sfiniti di vecchi bambini.
implacabile il tetto di lunghi vagoni
destando annoiato interesse occhi di un gatto
coprendo col proprio lo spacco dei tuoni
che restano un momento nel cielo distratto.
E l'acqua passa e e il colore poi stinge
cos' che mi respinge e che
Acqua come sudore, acqua fetida e
amara, senza n colore.
Ma l'acqua gira e passa e non sa dirmi
di e me o di quest'aria bassa.
Ottusa e indifferente cammina e via
lascia una scia e non gliene niente.
E mormora, urla, sussurra, ti parla, ti
evapora in cupe rigonfie di nero
e cade, rimbalza e si in persona od in pianta
diventa di terra, di vento, di e pensiero.
Ma a volte vorresti mangiarla, dentro
un sasso che l'apre affonda, sparisce e non
scavarla, afferarla, lo senti che il centro
di ingranaggio continuo, confuso e vivente.
Acque del mondo intorno, di e pianto
di me che canto al limite del
tra il buio e la paura del tempo e del
freddo assassino della scura.
Ma l'acqua gira e passa e non sa dirmi
di e me o di quest'aria bassa.
e indifferente cammina e corre via
lascia una scia e non gliene niente.